Il sistema antincendio boschivo e di interfaccia in Sicilia: organizzazione, prevenzione e i gemellaggi interregionali

16/07/2025 10:56:28


Il sistema antincendio boschivo e di interfaccia in Sicilia: organizzazione, prevenzione e i gemellaggi interregionali

Catania 16 luglio 2025 - Ogni giorno alle ore 16:30, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile (DRPC) della Regione Siciliana emette un Avviso di Protezione Civile che specifica il livello di rischio incendi boschivi e ondate di calore, mediante il quale si calcolano probabilisticamente gli effetti al suolo delle condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo di incendi. Ad esempio, per il 15 luglio 2025 è stata dichiarata una pericolosità incendi di livello “medio” per tutte le province siciliane e contestualmente è stata diramata una fase di preallerta per rischio incendi su tutte le province siciliane. Il bollettino ha anche segnalato il rischio di ondate di calore di livello 0 per Palermo, e livello 1 per Catania e Messina.

L’emissione quotidiana del bollettino non ha solo una funzione informativa ma costituisce un atto amministrativo che attiva la catena di comando e controllo prevista nei Piani Comunali di Emergenza. I sindaci, autorità locali di protezione civile, sono formalmente tenuti ad attivare le procedure di prevenzione e di sorveglianza territoriale, mentre oltre 250 organizzazioni di volontariato e i 390 comuni siciliani si mobilitano per garantire la vigilanza, i pattugliamenti, le attività di presidio e l’eventuale supporto agli interventi di spegnimento.

 La Sala Operativa UNIFICATA Regionale (SOUR) e la gestione degli interventi

La cabina di regia delle operazioni è la Sala Operativa Unificata Regionale (SOUR), voluta e inaugurata quest´anno dal Presidente della Regione Renato Schifani che ha sostituito la precedente SORIS. La SOUR assicura il monitoraggio continuo del territorio regionale, gestendo in tempo reale le segnalazioni di incendio e le richieste di intervento provenienti dai Vigili del Fuoco, dal Corpo Forestale Regionale Siciliano (CFRS), dai sindaci o dai NOPI (Nuclei Operativi di Pronto Intervento della Protezione Civile Regionale).

L’attivazione delle squadre avviene su richiesta, in base alla gravità del fenomeno e alle priorità di intervento. Il modello prevede la collaborazione interistituzionale, con i funzionari regionali di Protezione Civile specializzati nel pronto intervento che si affiancano alle squadre di volontari, garantendo tempestività e coordinamento. Si tratta di un sistema integrato che punta a contenere i focolai nella fase iniziale per evitare il loro evolversi in incendi di grandi dimensioni.

Il ruolo del volontariato e la formazione antincendio boschivo (AIB)

Elemento centrale del sistema di protezione civile siciliano è il volontariato organizzato, potenziato negli ultimi anni dal Capo del Dipartimento Ing. Salvo Cocina. Circa 2.000 volontari abilitati allo spegnimento AIB sono suddivisi in turni, operativi su tutto il territorio regionale. Quest’anno, ben 540 volontari hanno partecipato ai corsi di formazione antincendio boschivo organizzati dal DRPC Sicilia. I 18 corsi svolti hanno permesso di formare personale in grado di operare sul fronte fuoco, in supporto al Corpo Forestale e ai Vigili del Fuoco, nel rispetto delle regole di sicurezza e delle procedure operative standard.

La formazione non è solo tecnica ma anche operativa: vengono illustrati percorsi di pattugliamento, procedure di avvistamento precoce, modalità di comunicazione con la sala operativa e regole di ingaggio. Tali attività sono state oggetto di riunioni operative provinciali a cui hanno partecipato tutte le organizzazioni di volontariato coinvolte, il Servizio S.15 della Protezione Civile, il CFRS e i Vigili del Fuoco. Le disposizioni attuative derivano dalla convenzione tra la Protezione Civile Regionale e il Corpo Forestale, che prevede pattugliamenti congiunti, scambio di informazioni e coordinamento operativo.

I gemellaggi AIB con Lombardia, Toscana e Friuli Venezia Giulia

Un esempio significativo di cooperazione interregionale è il progetto di “gemellaggio AIB 2025” tra la Sicilia e la Regione Friuli Venezia Giulia. Il 9 luglio 2025 si è svolta una riunione operativa presso la sede di Sant’Agata di Militello (ME) alla presenza della colonna mobile regionale del Friuli Venezia Giulia, composta da 12 volontari AIB e due funzionari regionali, giunti in Sicilia con 4 pick-up, un pulmino e un fuoristrada Defender.

All’incontro hanno partecipato i sindaci dei comuni dei Nebrodi (Sant’Agata Militello, Capo d’Orlando, Militello Rosmarino, Alcara Li Fusi, Torrenova e Rocca di Caprileone) nonché le associazioni di volontariato locali (NOIS di Sant’Agata Militello e di Militello Rosmarino, GCVPC di Capo d’Orlando e Torrenova, E.R.A. di Acquedolci). Il gemellaggio ha l’obiettivo di condividere esperienze, metodologie operative e competenze specialistiche in ambito AIB, creando sinergie tra territori diversi e rafforzando la capacità complessiva di risposta alle emergenze.

Analoghi progetti di collaborazione sono attivi in altre aree della Sicilia. A Catania, dall’ultima settimana di luglio alla prima di settembre, sarà presente un contingente della VAB Italia, che ha inviato 12 volontari dalla Toscana. Le squadre, formate e abilitate AIB, saranno dislocate nei comuni di Linguaglossa, Giarre e Zafferana Etnea. L’obiettivo è, anche in questo caso, potenziare le attività di prevenzione e di pattugliamento, integrandosi con le strutture locali di protezione civile.

A Trapani è invece operativo il gemellaggio con la Lombardia. In particolare, la colonna mobile lombarda è composta da volontari provenienti dalle province di Brescia e Pavia, con un primo contingente di 6 volontari e due mezzi. Il Comune di Calatafimi Segesta ha realizzato, grazie a fondi della Protezione Civile Regionale (25.000 euro), un centro di accoglienza dotato di 12 posti letto per ospitare le squadre lombarde durante il periodo estivo e, più in generale, per finalità di protezione civile. Il progetto di Calatafimi Segesta rappresenta un esempio virtuoso di utilizzo dei fondi pubblici, frutto della collaborazione tra la Regione Siciliana (DRPC), la sede provinciale di Trapani, il Comune e il volontariato locale (ERAT - Emergenza Radioamatori Associati Trapani, associazione Fly Team). Il centro di accoglienza è stato realizzato in tempi rapidi, grazie all’impegno del dirigente della protezione civile comunale e del personale dell’ufficio tecnico, con il supporto delle istituzioni locali e delle Prefetture.

I primi volontari ospitati provengono dal Gruppo Comunale di Mazzano (BS), ma sono previste turnazioni per tutta la stagione estiva. Questa esperienza mostra come la cooperazione interregionale non si limiti al trasferimento di mezzi e personale, ma comporti anche la creazione di strutture logistiche condivise, che resteranno patrimonio della comunità locale e potranno essere utilizzate in futuro per altre emergenze.

Gaetano Russo - referente per la comunicazione DRPC

* nella foto di copertina il gruppo del Friuli Venezia Giulia di base nel messinese